Lefric

Marche Bianco BIO
Bottiglie prodotte: 1500

Anni fa, dopo un pranzo in famiglia, ci è tornata in mente la tecnica che usava nostro nonno per vinificare le uve bianche.

Durante la vendemmia lui era ovviamente il trattorista e non poteva assentarsi troppo dai vigneti. Ai tempi raccoglievamo con il cassone da 22 q.li ma l’unico torchio che avevamo a disposizione era da 7 q.li. Per far entrare tutte le uve servivano 3 pressate: 2 ore di tempo per pressare, almeno 1 ora per riempire e svuotare la pressa ogni volta: 12 ore di lavoro.

In vendemmia nostro nonno, che era sia il trattorista che il fattore che il cantiniere, non poteva permettersi di restare 12 ore in cantina. Per questo motivo le uve raccolte le faceva passare nella pigiadiraspatrice e le metteva in vasca senza pressatura. 1 o 2 giorni dopo, quando il cappello di vinacce era già alto, spillava il mosto in fermentazione da sotto e pressava solo le uve.

Con la voglia di sperimentare questa tecnica per la prima volta nel 2015 abbiamo dedicato una piccola parte delle nostre uve di Trebbiano e Malvasia a questo progetto. Dal 2015 in poi abbiamo continuato a produrre questo vino, cercando ogni anno di aggiungere dei piccoli accorgimenti per renderlo più nostro. Dal 2017 la macerazione è di 10 giorni ed avviene in piccole anfore di terracotta marchigiana. Dopo la fermentazione la lasciamo in affinamento (anfora e acciaio) sulle fecce fini fino all’estate successiva.

Questo è il nostro Lefric, un vino libero, sincero ed irriverente. In etichette l’opera “Notte di luna piena” di Nazareno Agostini.